Ho sempre pensato di non valere niente, non avere nulla da offrire: non ho mai avuto un lavoro stabile, non ho mai guadagnato nemmeno 1000 euro al mese, non ho una casa, non ho una macchina, non posto su facebook le foto delle mie vacanze, non ho mille amici, anzi, in verità ne ho davvero pochi, non strombazzo ai quattro venti quelle due cose in croce che sono riuscita a fare nella mia vita. Schiacciata costantemente da un confronto che non mi sentivo in grado di reggere; non mi sento splendida, non assillo i social con foto provocanti vedo non vedo, eppure ho un seno anche io, incredibile, vero? e ho anche un discreto fondoschiena, per dovere di cronaca; non sono mai andata in palestra, non so niente di gag, zumba e cazzate varie, ma ho sempre lavorato sodo, non mi sono mai fermata al primo dolore, non ho mai contato passi ma chilometri, non ho mai calcolato le calorie ma solo se riuscivo a stare in piedi. Giusto o sbagliato che sia non mi importa, chi mi conosce sa che l’unico metro con cui misuro il mondo è il mio “posso farcela? Sì/No” che in genere diventa un “Devo farcela” e basta, senza tante storie. Sono testarda, cocciuta, intransigente. “Mi piaci? Sì/No”, non faccio calcoli, non sto a perdere tempo, non uso gli altri, inutile farsi illusioni, tanto o non riesco a staccarmi da te o non ti toccherei nemmeno con un bastone. Ho sentito raccontarmi milioni di cazzate: ho una Spider, ho una barca, uno è riuscito a raccontarmi perfino di avere un elicottero personale che atterrava sul tetto di casa sua. Nella maggior parte dei casi non ho nemmeno risposto se non con un sorrisetto tagliente mentre mi allontanavo. Snobismo? Può essere. Ma se non ti accorgi di quanto tu ti renda ridicolo mentre mi fai la conta delle cose che ti sei comprato sono fatti tuoi.
Lascio voi marchettari, con le macchine e le moto lucidate nei garage, alle estetiste con le unghie da velociraptor e i cervelli persi nei fumi delle decolorazioni.
Aloha.