Sono solo una Biancaneve senza favola. Sono nata in un giorno d’estate e morta in un principio di primavera. Sono una sognatrice immatura e dipingo senza tele e colori, ma amo il Crepuscolo più di ogni cosa. Innamorata, sempre. Sono un’edonista del dolore, un’esteta dell’amore. Sono fatta di metallo ed erba. Ascolto ciò che vedo e creo quello che non c’è. Sono ingenua come una bambina ma ho la pazienza dei vecchi, ho troppi capelli ed un solo cuore. Non amo prendermi troppo sul serio, non amo nemmeno chi lo fa. Ho sofferto abbastanza, soffro ancora e soffriró, ma non voglio indugiare troppo nell’autocommiserazione. Lunatica, forse a tratti bipolare, paranoica, paranoide, schiva o forse misantropa. Amo stare da sola ma non amo la mia compagnia, mi manca sempre qualcosa o qualcuno, ma non escludo che sia un pezzo di cuore, di cervello, di me, sepolto nella sertralina. 200 mg di sertralina cloridrato al giorno sono stati la mia cura, ma non hanno curato niente. Scrivere è la mia cura. E forse nemmeno lei mi aiuterà. Ma ci provo. Io ci provo, sempre. E se non riesce bene, amen.
A monster you’d love. Born in Italy. Living in Austria. Dying everyday a bit more.
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Sto riflettendo su quel “Parole, in qualsiasi forma esse siano”. Ed altre cose di qui.
E tu, si tu, mi ricordi qualcuno conosciuto altrove.
Com’è capitato con Silent.
Ma forse mi sbaglio…
No, non credo tu stia sbagliando…
hai scritto quello che avrei potuto scrivere io.
ma io scrivo male.però scrivo perchè scrivere è l’unica cosa che mi salva. da me.
e ho preso paroxetina e pure a me non è servita a nulla.
Fichissima
La descrizione?
Mi piaci.
Tanto
Acqua.La Sertralina è acqua.Non ha fatto niente. Fa più il blog. E fate più tutti Voi. Ti abbraccio
A biancane’, ma sta storia d’ammore che ricconti pe chi ade’? ‘ndo sta l’omo tuo su saturno pe’ nun squajasse a senti’quanto je voi bbene?
Autoritratto dolce, ma non autocompiaciuto, sincero ed onesto. Complimenti, è raro leggerne così! Evviva la scrittura, madre del nostro pensiero e figlia della nostra personalità!
Vivi in Austria? Che cosa affascinante. Per lavoro?
Vivevo. Per amore. Ora non più.
Forse non hai bisogno di nessuna cura…
sai lessi in un libro di una psichiatra che aveva sofferto si sindrome bipolare, depressione, che la cura principale era l’amore a tonnellate del suo compagno. nel frattempo ho imparato che preferisco riferirmi a ciò che le “malattie” indicano e quindi alla mancanza di qualcosa… e ho capito che come la metti è sempre e soltanto una. L’Amore.