A volte mi ritrovo a cercare chi non c’è più: numeri in rubrica, soprannomi consegnati in attimi lontani nel tempo, ricordi sfumati, dettagli; percorrere luoghi che sono stati, che ho vissuto, adorato e maledetto; e poi
lettere e regali, petali asciutti, inchiostri stinti.
Non è nostalgia, malinconia, non è voglia di ripetere, di rivivere; ciò che è stato non è più, ciò che si è fermato lungo la strada non può più raggiungermi. Ma è stato, l’ho conservato, amato e protetto e finché vivrò esisterà con me, resterà con me, come pelle, come carne e come sangue.